Mangiare: il primo atto agricolo!

Mangiare: il primo atto agricolo!

La gestione dei rifiuti organici : una risorsa per la transizione ecologica.  Quali sono i comportamenti virtuosi individuali nelle città e le alleanze con gli imprenditori agricoli

Comunicato stampa

Con quest’ultima conferenza, martedì 29 aprile 2025 ore 17.30 Casa Matha, Piazza A. Costa, 3 Ravenna, Slow Food Ra Aps chiude il ciclo di tre incontri che hanno avuto lo scopo di favorire una visione chiara e scientifica di alcuni componenti fondamentali del nostro vivere quotidiano di cittadini, ma anche di  imprenditori agricoli, allevatori, viticoltori: la gestione dell’acqua, del packaging e dei rifiuti organici. E’ il momento della conoscenza , dell’assunzione di comportamenti individuali e collettivi virtuosi e di scelte politiche, aziendali e gestionali responsabili per contribuire alla salvaguardia della nostra salute e dell’ambiente.

E allora cosa sappiamo concretamente della gestione dei nostri rifiuti organici? Qual è lo stato dello sviluppo delle raccolte differenziate del rifiuto organico, la digestione anaerobica con produzione di biogas – biometano e compost

E noi, di quali conoscenze abbiamo bisogno per assumere comportamenti individuali responsabili ?

“Mangiare è il primo atto agricolo”: ancora sprechiamo troppo cibo nelle nostre cucine, mense, ristoranti e altre attività commerciali e di trasporto. Quali , invece, le alleanze possibili con imprenditori agricoli virtuosi per far tornare energia ai suoli sotto forma di compost ?

Di questi temi parleranno:

  • Massimo Centemero, Direttore Generale del CIC – Consorzio Italiano Compostatori  (149 soci, 1.900.000 t/anno di compost prodotto a livello nazionale) e vicepresidente dell’European Compost Network;
  • Sergio Baroni, esperto nella gestione dei rifiuti e membro dell’ Associazione Italiana Esperti Ambientali;
  • Stefano Francia, presidente CIA Agricoltori Italiani Emilia-Romagna.
  • Coordina:Oscar Manzelli, giornalista e volontario Slow Food  Ra Aps .

Verrà approfondito il tema del recupero di rifiuti organici di origine domestica e non, in particolare del commercio di frutta e verdura, locali, bar e ristorazione, e di scarti e sottoprodotti dell’industria  di produzione, distribuzione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari per la produzione di biogas e biometano.

La raccolta differenziata di rifiuti urbani, da utenze domestiche e non,  è ormai diffusamente estesa e ordinata, con risultati sempre più importanti, ma serve più coordinamento tra filiere, istituzioni e cittadini. Il rifiuto organico separato viene destinato a compostaggio e, sempre più, a digestione anaerobica per produrre biogas e biometano, oltre a compost di qualità.

Analogamente i rifiuti e gli scarti di origine agro-zootecnica , i sottoprodotti del settore agroalimentare e della loro distribuzione sono un’importante risorsa per la digestione anaerobica per la produzione di biogas e biometano.

ll tema è rilevante per gli obiettivi delle politiche di economia circolare e strategico per i target posti dalla Comunità Europea con il Piano REPower EU del 18/5/2022. Un piano finalizzato all’incremento, entro il 2030, fino a 35 miliardi di mc di produzione di biogas e biometano da biomasse di origine agricola e scarti e residui dalle produzioni agroalimentari.

Allo stesso tempo il programma di azioni e interventi del pacchetto FIT for 55%  incentivano la riduzione delle  emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 per raggiungere la neutralità climatica e per il biometano è consolidata la qualifica di  fonte rinnovabile.

La produzione di biometano è  fondamentale per sostenere la decarbonizzazione energetica e consente di riqualificare efficacemente interi settori industriali.

Si ringrazia per la collaborazione : CIA, Agricoltori Italiani Emilia-Romagna, Casa Matha e BCC

 

Info stampa: 3358280514