Le pinete ravennati: preservare un patrimonio di biodiversità per continuare a vivere nella bellezza della natura

Le pinete ravennati: preservare un patrimonio di biodiversità per continuare a vivere nella bellezza della natura

Ultimo incontro del ciclo di conferenze “Ravenna dopo l’alluvione. Il tempo della conoscenza e delle responsabilità anche individuali”, promosso dalla Delegazione Fai e da Slow Food Ravenna Aps.

Guaccimanni Vittorio, Grande Pino, sec. XX (1911 – 1938), incisione, Museo d’Arte della città di Ravenna

Guaccimanni Vittorio, Pineta Chiavica, sec. XX (1911 – 1938), incisione, Museo d’Arte della città di Ravenna

L’appuntamento è per  mercoledì 22 maggio 2024, giornata internazionale della biodiversità, alle ore 17.30 nell’Aula Magna della Casa Matha, Piazza A. Costa 3 per capire perché proprio a Ravenna ci sono le pinete e approfondirne le numerose problematiche  dai diversi punti di vista. I principali temi:

  • Pinete storiche, pinete di L. Rava, sabbie, dune, dinamica costiera, bonifiche;
  • Il pino , una specie colonizzatrice; i rapporti con la falda, la salinità, la distanza dal mare.
  • Tipo vegetazionale, pinete xerofile/meso-igrofile.

 

E poi: conoscere  il ruolo delle varie forme di perturbazione: vento, gelo, incendi, frammentazione, isolamento; i cosiddetti corridoi ecologici/funzionalità ecologica. Gli interventi selvicolturali (struttura orizzontale e verticale), i diradamenti dall’alto e dal basso. Cosa è Rete Natura 2000, l’ habitat, la flora e la fauna.

E , infine, quali comportamenti adottare durante la fruizione di questi ambienti naturali.

Interverranno : Salvatore Giordano, delegato ambiente Fai Emilia-Romagna, Giovanni Nobili, Reparto Carabinieri per la Biodiversità, Punta Marina; Massimiliano Costa, direttore Parco regionale Delta del Po e Lorenza Mazzotti, Comandante del Corpo di Polizia Provinciale di Ravenna.

Guaccimanni Vittorio, Pinetina tramonto sec. XX (1911 – 1938), acquaforte, Museo d’Arte della città di Ravenna

Al termine delle relazioni, sarà dedicato uno spazio a  conclusioni congiunte dei relatori sul futuro delle pinete, in rapporto alle problematiche attuali (erosione, subsidenza, salinizzazione acquifero) e all’irrigidimento del territorio nonchè a nodi da sciogliere.

 I nuovi boschi: più arretrati?

Quali servizi ecosistemici servono per la gestione del  territorio?

Sono importanti tutti gli habitat naturali, purché in buone condizioni?

Piantare nuovi alberi per favorire la transizione ecologica?

Condurrà l’incontro Oscar Manzelli, Slow Food Ravenna aps.

In apertura della conferenza, Andrea Degidi, capocronista de “ Il Resto del Carlino” di Ravenna, interverrà per  un breve ricordo di Marcello Petronelli, giornalista della  stessa testata , sempre molto attento alle tematiche ambientali, frequentatore assiduo delle nostre pinete e appassionato fotografo naturalista a cui gli organizzatori desiderano dedicare l’evento.

Con questa ultima conferenza – dichiarano Claudia Giuliani e Barbara Monti, capo delegazione Fai Ravenna e presidente Slow Food Ravenna aps – chiudiamo un ciclo di incontri che, crediamo, ci abbiano consentito di aiutare la collettività ravennate a meglio comprendere la necessità di confrontarci  con i cambiamenti climatici in atto . Ringraziamo tutti i tecnici, gli esperti, i docenti universitari che non hanno esitato a rispondere al nostro appello e dare così gambe al nostro progetto. Tutto ciò ci rafforza nell’idea che , anche il volontariato, possa e debba fare la sua parte per favorire una transizione ecologica che  non lasci indietro nessuno. Un ringraziamento speciale al Primo Massaro della Casa Matha, Massimo Bozzano, che ha voluto ospitare i nostri incontri”.

Si ringrazia, infine, il MAR di Ravenna per l’autorizzazione alla riproduzione delle immagini delle pinete di Ravenna di Vittorio Guaccimanni.

Di seguito si riporta la locandina dell’evento.

 

0 Comments
Leave a reply